Automotive, l'Europa riparte ma in tempi diversi

Automotive, l’Europa riparte ma in tempi diversi

Spark-graphic-element.png

Anche se gli strascichi del confinamento mostrano ancora numerose conseguenze (un numero su tutti: nella zona euro, nel 2020 l’economia dovrebbe calare dell’8,7%), i più recenti dati di immatricolazione di alcuni dei mercati chiave d’Europa offrono la speranza che l’industria automobilistica abbia iniziato la sua fase di recupero. Dopo due mesi di “fase 2” siamo ora in grado di vedere come i mercati in Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito abbiano iniziato a riprendersi, anche se – in prospettiva – l’anno dovrebbe chiudersi in forte sofferenza: si prevede che le vendite in Europa caleranno di circa il 30%. Strategici ed essenziali saranno i sistemi di incentivazione per l’acquisto di veicoli nuovi, non solo a mobilità pulita, disposti dai vari governi nazionali.

In Italia non solo ibride ed elettriche, bonus anche per le Euro 6

In Italia, nonostante il graduale allentamento delle misure restrittive, per il mercato auto permane ancora un calo a doppia cifra. A giugno, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state immatricolate 132.147 unità, ovvero il 23,1% in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Nel primo semestre del 2020 il mercato ha subìto una contrazione del 46,1% – volumi quasi dimezzati – con 583.960 immatricolazioni. In questo scenario si inseriscono i nuovi incentivi in vigore dal 1° agosto 2020 che, in caso di rottamazione, arrivano fino a 10.000 euro per le auto elettriche e fino a 6.500 euro per le ibride. Senza rottamazione il bonus scende rispettivamente a 6.000 euro e 3.500 euro. Oltre ai modelli a basse emissioni di CO2, le nuove misure prevedono anche contributi per le benzina e diesel Euro 6 per ridurre lo stock rimasto invenduto a causa della pandemia. Nello specifico, per l’acquisto di una vettura con prezzo fino a 40.000 euro e emissioni di CO2 comprese tra 61 g/km e 110 g/km è previsto un contributo di 3.500 euro con rottamazione.

Mercato auto in crescita in Francia

In Francia, dopo mesi, le immatricolazioni di vetture nuove ripartono e il mercato dell’auto torna a mostrare segni positivi. Con l’allentamento delle restrizioni nel mese di maggio, le concessionarie hanno riaperto le porte ai clienti nella speranza che la nuova normalità permetta al mercato dell’auto di ripartire.
Secondo i dati diffusi dal Comité des Constructeurs Francais d’Automobiles (CCFA), la vendita complessiva di veicoli in giugno ammonta a 233.820 unità, con una crescita dell’1,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Un risultato che mostra i primi segnali di ripresa per il mercato auto, considerando anche i mesi di lockdown appena trascorsi e la chiusura forzata degli showroom. In Francia le vendite erano crollate del 72% in aprile e del 50,3% a maggio. Dal 1° giugno invece la domanda è ripartita grazie al pacchetto di misure da 8 miliardi varato dal Governo Macron che include un bonus fino a 7.000 euro per l’acquisto di auto elettriche entro il limite di 45 mila euro di prezzo. In caso di rottamazione, il bonus per le e-car può salire di ulteriori 5.000 euro (raggiungendo i 12.000 euro), mentre chi acquista un ibrido plug-in con almeno 50 chilometri di autonomia a zero emissioni potrà beneficiare di un bonus di 2.000 euro.

In Spagna: piano di sostegno per rinnovare il parco auto

La pandemia di Covid-19 continua a impattare la domanda di auto nuove in Spagna anche nel mese di giugno. Un periodo, questo, che negli anni passati mostrava trend positivi visto che gli operatori del noleggio iniziavano a prepararsi per la stagione estiva rafforzando la flotta con vetture nuove. A giugno 2020, secondo i dati comunicati dall’Asociación Española de Fabricantes de Automóviles y Camiones (ANFAC), sono state immatricolate 82.651 vetture, il 36,7% in meno rispetto a un anno fa. Un mercato che mostra ancora segni negativi sebbene i dati siano migliorati rispetto ai mesi precedenti. Con l’obiettivo di far crescere la domanda e sostenere l’intero comparto, il Governo spagnolo ha varato un piano di aiuti del valore complessivo di 3,7 miliardi di euro. In particolare, a seconda del livello di emissioni del veicolo e del tipo di proprietario (privato o lavoratore autonomo) l’incentivo varia da 400 a 4.000 euro, cifra a cui va sommato un ulteriore sconto del venditore. Per l’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in con più di 40 chilometri di autonomia in modalità EV lo sconto sarà di 1.000 euro. Le misure del governo puntano al rinnovo del parco auto, che in Spagna ha un’età media di 12,7 anni, pertanto per usufruire del nuovo piano di sostegno è necessario rottamare una vettura con almeno 10 anni di vita.

In Germania nuovi incentivi per le auto elettriche

Se l’economia tedesca ha iniziato una lenta risalita, i numeri del settore auto post pandemia sono ancora negativi. Nonostante le 220.272 immatricolazioni di vetture nuove registrate a giugno, nel primo semestre del 2020 il mercato tedesco ha subìto una contrazione del 35% e si stima che nel corso del 2020 ci sarà un calo delle vendite del 25%. Oltre a Francia, Italia e Spagna anche la Germania ha varato il suo piano per sostenere l’industria delle quattro ruote nel post coronavirus. Nel dettaglio, il governo ha previsto un bonus fino a 6.000 euro per l’acquisto di auto elettriche con prezzo non superiore ai 40.000 euro ai quali, oltretutto, si sommano i contributi a carico dei costruttori, fino a 3.000 euro. Gli unici dati positivi del settore auto tedesco arrivano infatti dalla vendita di vetture a zero emissioni: solo nel mese di giugno sono state immatricolate 8.119 auto elettriche rispetto alle 5.578 di maggio.

Nel Regno Unito arrivano le targhe verdi per le auto elettriche

Con l’apertura graduale delle concessionarie nel mese di giugno, il Regno Unito è stato uno degli ultimi mercati europei a consentire ai clienti di tornare negli showroom. Dopo oltre due mesi di blocco, la Society of Motor Manufacturers & Traders ha annunciato che a giugno sono state immatricolate 145.377 vetture, con un calo del 34,9% rispetto al 2019.
Per favorire la ripartenza del comparto auto e per convincere gli automobilisti a passare da una vettura diesel o benzina a un modello green, il Governo starebbe pensando ad incentivi fino a  6.000 sterline. Nel Regno Unito, inoltre, le vetture alimentate a batteria circoleranno con una speciale targa a bande verde entro la fine del 2020. Un’iniziativa lanciata per attirare l’attenzione sulla mobilità sostenibile, nella speranza di favorire il passaggio alle auto a zero emissioni. Le nuove targhe, più riconoscibili anche dalle autorità locali, sono state pensate anche per offrire una serie di agevolazioni, dai parcheggi più economici all’accesso alle zone a traffico limitato.

 

I dati incoraggianti del mercato automobilistico francese, sostenuto dalle misure del governo, rappresentano un segnale di speranza anche per gli altri Paesi europei che, nelle scorse settimane, hanno varato una serie di incentivi per risollevare il settore. Quel che è certo, secondo noi, è che gli sforzi da fare per tornare alla normalità sono ancora tanti, ma stiamo assistendo a timidi segnali di ripresa. 

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su whatsapp