Nelle concessionarie auto evolute servono nuove professionalità, per innovare i processi tramite la tecnologia. MotorK fornisce strumenti specifici per i manager che devono guidare i dealer lungo il percorso di Transizione Digitale.
Sempre più concessionarie hanno in corso o stanno progettando di far partire veri e propri percorsi di Transizione Digitale, verso nuove forme di business. Processi di innovazione, in una logica di Industry 4.0, che richiedono non solo le più recenti tecnologie specifiche per il settore, ma anche (e soprattutto) nuove professionalità in grado di implementare e governare questi strumenti.
Innovazione = Transizione Digitale
Queste figure manageriali, a cui sono richieste abilità di alto livello e una profonda comprensione dei processi in concessionaria, devono avere una visione trasversale per capire e dominare le dinamiche scatenate dal cambiamento stesso.
Il mondo sta cambiando e chi ha successo impara a innovare i propri prodotti insieme ai propri processi e alle persone.
Per attivare manager che sappiano gestire processi, persone e tecnologie servono dunque adeguati percorsi formativi, che trasmettano loro tutte le diverse conoscenze e competenze necessarie. MotorK ha identificato un ruolo specifico, chiamato DTM (Digital Transition Manager), quale riferimento fondamentale per la realizzazione di questi processi innovativi: l’impegno è quello di formare una figura con queste capacità, in ogni concessionaria in fase di trasformazione.
Ma la Formazione da sola non basta: il DTM certificato da MotorK deve dotarsi di strumenti metodologici potenti ed esclusivi, per tenere sotto controllo ogni Piano di Azione che vuole governare: schemi operativi come la Mappa Piramidale di Transizione (MPT).
Sulla base dello schema proposto da Turchi, la MPT di MotorK non solo viene rielaborata e proposta come modello di analisi dei flussi informativi tipici di una concessionaria auto evoluta, ma si concretizza come metodo operativo per il manager, che può così disporre di uno strumento di pianificazione e controllo. Lo schema sintetizza le logiche, per i momenti di analisi, e i flussi operativi con i passaggi ritenuti essenziali per l’attuazione e il controllo di una strategia di Transizione digitale.
Sulla sinistra, i tre “livelli” di analisi cui corrispondono, a destra, i momenti attuativi, di pianificazione, programmazione e controllo; quest’ultimo declinato anche in termini di “facilitazione”. I flussi che intersecano i due livelli definiscono le corrispondenze tra analisi ed attuazione, e ne identificano i contenuti, ovvero gli oggetti di lavoro di questo metodo. Centrale, nel flusso tra analisi ed attuazione, l’input che modella la Cultura Aziendale e l’output della Offerta al Mercato.
Questo e altri strumenti innovativi devono necessariamente far parte del bagaglio metodologico del DTM, per consentirgli di realizzare momenti di discontinuità e generare nuovi circoli virtuosi di crescita aziendale.
Digital Transition Manager, il perno dell’Innovazione
Perché trasformare un’azienda strutturata e funzionante, in un nuovo soggetto evoluto, è un compito che nemmeno la Proprietà e la Direzione più illuminate possono portare a termine senza un alleato, una figura dedicata al governo del Piano di Azione richiesto. Il Digital Transition Manager è chiaramente il ruolo-chiave, in questo periodo storico, per condurre e mantenere il dealer sul percorso di transizione.
È la capacità di innovare che distingue un leader da un epigono.
Formazione manageriale e metodi operativi: questi dunque i cardini della proposta di MotorK alle concessionarie auto che vogliono diventare vere e proprie smart dealership.
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